Chiesa di Santo Spirito

Chiesa Santo Spirito

Via E. Bassini, 50  –  20133 Milano (ingresso chiesa:
via C. Valvassori Peroni, 62)
Contatti: 02.2363923 | amministrazione1g10@gmail.com

Orari di apertura e delle celebrazioni

La storia

La chiesa di Santo Spirito è una chiesa di Milano, posta fra il quartiere di Lambrate e Città Studi.

La parrocchia fu istituita canonicamente nel 1961, con la possibilità di officiare nella chiesa di Santa Monica, concessa gentilmente dalle suore di clausura agostiniane.

La chiesa, prevista per le necessità spirituali del vicino Politecnico, venne costruita dal 1962 al 1964 su progetto dell’architetto Gandolfi. Si tratta di una delle 22 nuove chiese del cosidetto “piano Montini” che l’allora Arcivescovo di Milano G.B. Montini, divenuto poi Papa Paolo VI, ideò per celebrare il Concilio Vaticano II, il 22° nella storia della Chiesa.

Si tratta di una chiesa a pianta rettangolare, di 36 metri di lunghezza e 25 di larghezza.

L’esterno è poco appariscente, e si compone di un basso basamento rettangolare su cui si innesta la struttura che sostiene il tetto, anch’essa di altezza ridotta.

L’interno, al contrario, è fortemente caratterizzato dalle travi in calcestruzzo armato, che formano una struttura a croce che si apre in un tiburio centrale con copertura trasparente. Si crea così un forte contrasto fra la penombra dell’ambiente e l’altare, pienamente illuminato.

Alla chiesa sono annessi diversi ambienti: sul lato sinistro il battistero e sul lato destro la cappellina del Santissimo Sacramento. La chiesa è stata abbellita nel corso degli anni da tre vetrate istoriate: una centrale, dietro l’altare che raffigura la Pentecoste, evento a cui la chiesa è dedicata e richiamato anche dalle lampade rosse che, scendendo dal soffitto, illuminano dall’alto le panche e rappresentano le fiammelle discese sugli Apostoli; la seconda nella cappella del Santissimo che riproduce l’Ultima cena e la terza, nel Battistero, che richiama l’immagine del Buon Pastore: “Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce..” (Salmo 23).

Altri due simboli che connotano fortemente la chiesa sono il grande crocifisso sospeso e il quadro della Madonna della Pazienza.

Il grande crocefisso, sospeso in posizione centrale, si impone allo sguardo di chi entra in chiesa perché ha bracci perpendicolari in cui l’elemento trasversale è più esteso di quello longitudinale per simboleggiare le braccia di Gesù eternamente distese all’accoglienza, sulle formelle sono state incise scene del Vecchio Testamento.

L’immagine della Madonna della Pazienza, opera della pittrice Grazia Cega – parrocchiana da sempre-, che riporta in basso l’invocazione “O Maria madre della pazienza, soccorreteci nelle ore di sfiducia”.

All’esterno, sul lato destro si trovano la casa parrocchiale e gli spazi all’aperto dell’oratorio San Filippo Neri; nel seminterrato sono poste altre aule ad uso parrocchiale.

A reggere la nascente parrocchia furono chiamati i padri rosminiani dell’Istituto della Carità, nelle  figure del parroco don Francesco Berra e coadiutore don Enrico Brivio.

Molti altri rosminiani negli anni hanno prestato il loro servizio in parrocchia, di seguito ne ricordiamo i successivi parroci: don Domenico Mariani, don Remo Dominicis, don Mario Adobati, don Tarcisio De Tomasi. I padri rosminiani sono stati affiancati, per un certo periodo, anche dalle suore dell’Istituto della Carità.

Contemporaneamente, ai padri rosminiani della parrocchia sono state affidate alcune cappellanie: don Lino Noriller ha dedicato 40 anni all’Istituto dei Tumori, mentre don Federico Molteni è stato cappellano all’Istituto Besta sino a quando, per motivi di salute e dopo tantissimi anni, ha lasciato il posto ad un altro rosminiano don Giancarlo Andreis.

Infine, nel 2001, dopo quarant’anni, i rosminiani hanno dovuto lasciare la parrocchia per mancanza di forze e la chiesa è stata affidata dal Cardinal Arcivescovo Carlo Maria Martini al clero diocesano, nella figura di don Adelio Brambilla, che è stato parroco fino al 2014. In questo periodo, per alcuni anni la parrocchia ha ospitato anche una comunità delle suore di Maria Bambina, impegnate nella pastorale sanitaria.

È possibile contribuire alle necessità della parrocchia e/o operare versamenti di quote per iscrizioni a iniziative parrocchiali utilizzando il seguente IBAN
IT31 L030 6909 6161 0000 0000 172
intestato a: Parrocchia Santo Spirito