“USCÌ IL SEMINATORE A SEMINARE” – Il saluto di don Fabio Rigoldi

Con l’annuncio di domenica 26 maggio, improvvisamente tanti hanno parenti, amici o colleghi di Limbiate! Battute a parte colgo l’occasione su invito del parroco per scrivere qualche riga di saluto.
Sono grato al Signore per gli anni trascorsi nella nostra comunità, prima in San Martino e S. Nome e poi anche in Santo Spirito. Le gioie sono state tante, altrettante le fatiche e le delusioni, come in ogni esistenza. Ma Lui non ha mai mancato di sostenermi!

Anni segnati da inizi faticosi dove la giovane età veniva scambiata per inesperienza ed ingenuità. Anni che hanno visto il cambio di tre parroci. E vi assicuro non è semplice comprendere le linee di chi ha il compito di presiedere alla comunità. Anni scalfiti dal tempo duro della pandemia. Ma anche anni belli dove scopri relazioni, gente che si fida e ti accoglie con generosità ed entusiasmo. E affida a te confidenze e preghiere. Tante cose che agli occhi del mondo rimangono invisibili (perché non sono un tipo trascinatore di masse!), ma che spero abbiano seminato il bene nel cuore di tanti ragazzi e non solo.

Ora mi attende una nuova missione con un ruolo che segna anche la maturazione umana e spirituale, oltre che pastorale. Mi permetto per il vostro futuro di tenere a cuore tre priorità:
l’adorazione eucaristica (poco vissuta e non molto frequentata); ricordiamo che Gesù ha detto “senza di me non potete far nulla” e non c’è orario che tenga! Le riunioni per le commissioni, per le prove
del coro, per gli incontri alle Acli o per le riunioni sportive, ecc. vanno bene alle 21… perché alle 21 per stare con il Signore è un orario scomodo? Mah… questo non lo ho mai capito!
la cura del singolo: la gente guarda ai numeri, alle iniziative; ma i messaggi, le chiacchierate con i singoli ragazzi (e non) solo Dio li sa. E forse fanno molto di più di quello che appare.
l’abbandono della critica e della lamentela inutile: ogni prete, come ogni laico ha il suo carattere e la sua personalità. La critica può aiutare se si parte da una stima reciproca che può aiutare il bene della comunità e non il proprio ego. Pregate, suggerite, consigliate, ma per il bene della Chiesa e non per far prevalere le proprie idee e convinzioni.

Tante altre cose potremo dircele nelle prossime settimane! Affido a Maria Santissima, Madonna del Cenacolo, il mio e il vostro futuro.

Buon cammino, don Fabio